domenica 6 gennaio 2019

Col Bione

Ospite del gruppo "Vadumai"
Partenza da Coazze. Lasciata l'auto in zona residenziale, si parte su asfalto direzione "Santuario del Selvaggio".
Al primo bivio mantenere la sx, seguendo le indicazioni per le Borgate Ruadamonte, Cerutti, Tiglietto etc.
Al secondo bivio mantenere la dx, seguendo le indicazioni per le Borgate Giammartini, Barbera, Valsinera. etc.
Il tratto asfaltato continua per 2.2 km c.ca portandovi in salita fin verso Borgata Valsinera. Poco dopo inizierà il tratto sterrato che percorrete in direzione Borgata Colle Braida e che poi, tenendosi al bivio sulla sx, proseguirà sulla cresta in direzione Colle del Termine alla volta del Colle Bione.
L'andata sarà impegnativa, per i meno allenati, a causa di alcuni tratti con pendenza importante, soprattutto l'ultima rampa che conduce ai prati, poco prima di arrivare al Colle.
La discesa è decisamente tecnica, dedicata solo a chi sa percorrere terreni con rocce affioranti e salti. I meno esperti saranno costretti a portare. L'ultima parte sterrata, separata dalla prima da tratto asfaltato, coincide con il sentiero denominato "Passeggiata dell'Amore".

Lasciamo a disposizione la traccia gps per una più precisa escursione, vista la presenza di deviazioni e sentieri che potrebbero portarvi fuori percorso.

Traccia GPS

Sul colle sorgono la Cappella della Madonna della Neve, consacrata nel 1901, e il Cippo in ricordo dei partigiani caduti della Valsusa e della Val Sangone, innalzato nel 1985. Sul passo è presente un'area pic-nic. [Fonte Wikipedia]


Alle spalle, Madonna della Neve

martedì 16 maggio 2017

Madonna di Ciavanis

Partenza da Chialamberto, direzione Vonzo. 

45°21'39.76"N
07°21'1.95"E

La salita alla chiesetta è di livello BC.

Il fondo è pedalabile a tratti sconnesso. La strada sterrata termina con una biforcazione, mantenere la dx. Il pianoro dove è stata costruita la chiesetta si trova sotto la cima della Bellavarda. Il paesaggio è suggestivo ed ampio. Le pendenze in alcuni punti sono importanti.
Per arrivare alla chiesetta, al termine della carrareccia, proseguire a piedi.

 45°22'58.31"N
 07°22'27.05"E




Tracciato GPS

Fine tratto pedalabile, tratto a piedi


Variante Anello di Ovairo (sentiero n.352) - Anello Fontana D'Argento

Si tratta di un piccolo tratto in alternativa al sentiero che scende ad Ovairo. Questo single track è veloce e divertente. Trovandosi nella bassa valle e a pochi passi da Lanzo viene costantemente pulito dal Cai. A circa due terzi della discesa si trova la fontana d'Argento (fonte d'acqua nei tempi in cui si estraeva il prezioso metallo).
Si consiglia di effettuare la seguente discesa dopo aver percorso la "Vecchia strada di S.Ignazio" (tratto rosso nell'immagine). Il tratto verde indica la partenza da Lanzo, la stessa per l'anello di Ovairo (sentiero n.352)


Traccia GPS

sabato 27 febbraio 2016

Anello di Ovairo (Sentiero n. 352)

Il CAI di Lanzo da pochi giorni ha ufficializzato la creazione di un nuovo percorso che parte da Lanzo e passando per Sant'Ignazio (Santuario di) ritorna a valle passando per Ovairo. Sono circa 10 km per la maggior parte da percorrere su sentiero e sterrato ed una parte molto breve su asfalto.
Il percorso, che qualcuno ha già votato con cinque stelle, in realtà non è per tutti. Il secondo tratto su sentiero, è tecnico ed è rivolto a sportivi capaci e ben allenati.
Fondamentalmente è un percorso da Enduro.
Ho scritto al CAI prima di percorrerlo ed ho avuto risposta dopo averlo percorso. Ecco la risposta ricevuta:
"La parte indicata come sentiero è quasi tutta percorribile in mtb. Solo un piccolo tratto in discesa è tecnico e obbliga a scendere dalla bici."
Come dice qualcuno, il CAI di Lanzo fa bene le cose in bassa Valle e quando le fa...
Si parte da Lanzo in direzione Santuario di Sant'Iganzio. Il primo tratto si percorre su asfalto sfiorando Ovairo, passando per Praile e Momello in direzione Tortore/S.Ignazio.
Lungo la strada si noterà una sorgente d'acqua ricavata da una nicchia in pietra. Questo sarà il punto di uscita dell'anello!! ( 45°16'57.65"N -   7°27'23.56"E)
Quindi proseguite su asfalto fino a quando, alla vostra destra non troverete una sterrata che, dopo nove tornanti, vi riporterà sul tratto asfaltato (Fig.01 e Fig.02)

(Fig.01) 45°16'47.50"N7°27'33.15"E
(Fig.02) 45°16'44.67"N - 7°27'26.48"E


Fig.01
Fig.02
Percorrete ancora circa 400 mt su asfalto ed alla vostra sinistra riparte il secondo sterrato. Molto suggestivo il passaggio tra gli alberi dal piccolo fusto che, dopo due tornanti, creano un corridoio avvolgente. Il tratto è scorrevole e veloce.
Al termine della traccia ci si ricongiungerà con l'asfalto, dopo essere scesi di sella poiché il cambio sentiero/asfalto è "arrangiato".
Tornate indietro su asfalto per pochi metri fino a raggiungere la strada sterrata che si presenterà alla vostra sinistra (Fig.03).

(Fig.03)  45°16'50.00"N - 7°26'44.12"E


Fig.03
Impegnatela mantenendo la destra, superate la sbarra e godetevi il tracciato fino alla rampa che, dopo lo strappo, vi porterà al trivio. Mantenendo la destra inizierà la discesa e la strada sterrata diventerà sentiero ed è qui che comincia il pezzo tecnico. Non è interamente pedalabile. In alcuni tratti sarete costretti a scendere di sella ad esempio in corrispondenza di una baita abbandonata dove il sentiero si impenna tra le rocce.
Ricordatevi che il tracciato è anche per chi cammina, prestare attenzione!!
Traccia GPS


Volantino Anello Ovairo del CAI di Lanzo








domenica 4 gennaio 2015

Faie - Rifugio Pratorotondo (Pra Riundo)

Autostrada Torino-Savona
Autostrada Genova- Ventimiglia direzione Ventimiglia
Uscita Varazze
Dirigersi verso Sassello - Pontinvrea
Seguire indicazioni per Faie e Eremo del Deserto
Si lascia l'auto a Faie. Seguire in MTB la strada asfaltata che, dopo un tornante sinistrorso, diventa sterrata.
Si tratta di una carrareccia in disuso il cui fondo, in alcuni punti, presenta pietre smosse. 
Proprio per il fondo sconnesso e per le pendenze importanti che si incontrano in alcuni punti, la salita risulta essere impegnativa.
Si incontreranno due bivi ad entrambi i quali bisognerà mantenere la sinistra.
La maggior parte del percorso si snoda nella boscaglia.
Il rifugio verrà raggiunto dopo aver attraversato la conca dove scorre il torrente Arrestra.
Il sentiero termina sulla strada asfaltata della SP57, in corrispondenza del Rifugio Pratorotondo.

Tracciato GPS


lunedì 12 maggio 2014

Anello Rifugio Salvin

L'anello finalmente è stato chiuso tramite una strada sterrata che collega il Rifugio Salvin con la carrareccia che porta al Lago di Monastero. In realtà il "passaggio" esisteva ma non era totalmente percorribile in bici. Bisognava infatti proseguire a piedi su un tratto sconnesso e per questo poco agibile.
Questa nuova "bretella" non porta direttamente al lago ma si innesta poco sotto il Passo della Forchetta. Quindi, mantenendo la dx si sale verso il lago mentre tenendo la sx si scende verso Chiaves.
Il fondo non è battuto ma comunque facilmente percorribile.
La difficoltà del nuovo tratto dipende dal verso di percorrenza. Tende ad essere leggermente più faticoso in direzione del rifugio. 
Si gode di una vista panoramica spettacolare.


Panorama



Tracciato GPS

domenica 3 febbraio 2013

Mulino di Val

Nessuno lo conosce e neppure può immaginare che nel canavese, al confine con le valli di Lanzo, c'è un mulino a vento. Originario dell'Olanda (con tanto di numero di serie), voluto a tutti costi da due genitori che, nel lontano 1969, persero il figlio in un incidente d'auto. Un gesto d'amore accarezzato dal vento e che di notte si illumina  per diventare ancora più caratteristico.
Per raggiungerlo si segue lo stesso percorso che da Corio conduce al Colle del Bandito e al punto
  •  45°19'43.46"N
  •  07°34'12.32"E
in corrispondenza di un cartello in legno del "Sentiero Natura", nel tratto in discesa, dovrete spostarvi leggermente a sinistra e prendere la strada centrale che scende.
Non prendete la strada che parte a sx perché tornereste indietro verso la chiesetta del Bandito.
Proseguendo dritti, invece, si arriva alla chiesetta della Madonna della Neve.
La discesa verso il mulino è veloce e divertente.
Dal mulino si scende ancora rapidamente su sterrato verso Grosso, Macchia, Levone e poi ancora Rocca e ritorno a Corio.
Nella parte finale della discesa su sterrato, prima di arrivare sul fondo asfaltato, passerete in un vigneto. Passaggio caratteristico!! Qui necessita scendere dalla bici per fare un breve tratto a piedi in un canalone ripido e pieno di foglie.
Si continua poi in sella per un tratto in piano ma ancora sterrato per poi passare, come detto prima,  tra i paesi su fondo asfaltato.





Tracciato GPS

domenica 27 gennaio 2013

Colle del Bandito - Madonna della Neve [Anello]

Un altro anello. Per chi ama le discese ripide....eccolo servito.
Partenza dalla piazzetta di Corio. Si sale in direzione Pian d'Audi. Al bivio proseguite mantenendo la dx, quindi non seguire il cartello "Fraz. Piano Audi". Incontrerete un altro bivio con le indicazioni per il Colle Corna, rimanete sulla dx. Dopo una serie di diramazioni vi troverete ad un terzo bivio con cartello "Case Talocia-Case Cutinetto-Località La Grangia". Mantenete la sx.
Quarto bivio "Case Spirito-Case Moreto-Case Gatto". Mantenere la sx. Poco dopo potrete fermarvi   su una piccola terrazza per godere il panorama su una parte del canavese.
Mantenendo la strada principale, dopo una serie di tornanti, arriverete alla chiesetta della frazione S.Bernardo (fontana con acqua non potabile). Passare alla sua dx.
Continuerete su asfalto, ma ancora per poco. 
Lo sterrato continua a salire. Su questa traccia avete due possibilità: salire al Testa Brusà (seguendo lo sterrato che si stacca a sx) oppure arrivare al Colle del Bandito.
Proseguendo per la seconda opzione, arriverete ad un bivio. A sx un cartello in legno indica la direzione per Val, a dx una sbarra (nel periodo invernale viene chiusa).
Mantenere la destra, prendendo la discesa. Da questo punto in poi inizia il divertimento.
La mulattiera porta alla "Cappella del Bandito" (luogo di importanza storica per quello che accadde durante l'Occupazione).
Proseguite nello spiazzo erboso antistante, dirigendovi verso due casette. Mantenete la dx e seguire la traccia sterrata che a questo punto diventa "Sentiero Natura".
Dopo la discesa incontrerete un quadrivio. Mantenete la dx. In breve tempo giungerete alla Chiesetta della Madonna della Neve.
Se desiderate scendere verso Corio, prendete la strada che si stacca a dx, se desiderate invece divertirvi ancora  un po', superate la chiesetta e buttatevi giù dallo sterrato. Occhio alle prime due curve!!

Il tracciato qui presentato è da percorrere in condizioni di terreno asciutto. Il fondo bagnato è sdrucciolevole e per questo insidioso.



lunedì 31 dicembre 2012

S. Ignazio (Single Track)

Il percorso qui proposto è l'anello che gira attorno al santuario. Il 30% si svolge su asfalto, il restante percorso è su sterrato. Si pedala infatti sulla tagliafuoco che si affaccia sul lato di Germagnano.
Il tracciato non è molto curato, quindi prestare attenzione.
Vi sono tre ingressi, ovvero tre sentieri antichi.
Il CAI di Lanzo consiglia di prendere la traccia sterrata da Gisola. In realtà esistono altri due accessi, che secondo noi, dovrebbero essere ripristinati.

Traccia GPS

Non tutti i tratti sono agibili! In alcuni punti infatti bisogna scendere e spingere...
Il "sentiero tagliafuoco" necessita sicuramente di manutenzione.
Nel percorso qui presentato, ci sarebbe una variante che parte poco prima di giungere al bivio per Chiaves. Appena sarà verificata la metteremo a disposizione.

domenica 14 ottobre 2012

Anello Moncenisio [Bar Cenisio]

Lasciata l'auto a Bar Cenisio prendere lo sterrato che si trova a 45°11'25.01"N e   06°58'47.11"E.
Fondo facilmente pedalabile sino al Lago D'Arpon. Da qui in avanti prestare attenzione e dosare le forze...Il fondo non sempre è pedalabile!
Si passerà poi a fianco del lago Roterel e da qui seguire la mulattiera sino alla diga per iniziare il giro attorno al lago (vedi 07 ottobre 2012). Dislivello complessivo: 800 mt.

Tracciato GPS